mercoledì 30 ottobre 2019

Oro nel fiume e sassi nello stagno

Invito a leggere
Il sistema periodico e La grammatica della fantasia



Ho riletto gli straordinari racconti de Il sistema periodico di Primo Levi, ho ricercato il significato di chimica e di alchimia, mi sono ritrovata nella bella prefazione di Italo Calvino a L’altrui mestiere.
Ho scoperto un Primo Levi poeta nella bella raccolta, edita da Garzanti, dal titolo A ora incerta
Ho sentito la forza di una narrazione che, come dice David Grossman, suggerisce uno speciale modo di osservare la vita e di viverla.
E nell'anno del centenario della nascita di un uomo che è stato testimone del suo tempo mi sono ritrovata a mettere accanto Primo Levi e Gianni Rodari.


Gli elementi che abitano le pagine de Il sistema periodico, le storie nelle quali Primo Levi parla della chimica come “l’arte di separare, pesare e distinguere, tre  esercizi utili anche a chi si accinge a descrivere fatti o a dare corpo alla propria fantasia.”  mi hanno condotto ad un passo de La grammatica della fantasia e  l'intreccio tra parole, pensieri, storie di due grandi interpreti della letteratura italiana del secondo novecento, mi è parso incredibilmente naturale:

“una parola, gettata nella mente a caso, produce onde di superficie e di profondità, provoca una serie infinita di reazioni a catena, coinvolgendo nella sua caduta suoni e immagini, analogie e ricordi, signifi­cati e sogni, in un movimento che interessa l'esperienza e la memoria, la fantasia e l'inconscio e che è complicato dal fatto che la stessa mente non assiste passiva alla rap­presentazione, ma vi interviene continuamente, per ac­cettare e respingere, collegare e censurare, costruire e distruggere”.

Silvana Sola


lunedì 21 ottobre 2019

Invisibile, trasparente, assente: meravigliosamente presente


Gianni Rodari gioca con la lingua e la sua lingua è strumento narrativo e, al contempo, contenitore di mondi imprevedibili dove la trasparenza, l'invisibilità, l'assenza di corporeità sono straordinari motori di storie.
C'è un un Giacomo di cristallo, così trasparente e limpido da rendere visibili a tutti i suoi pensieri, un Tonino l'invisibile che gioca della sua presenza-assenza per muoversi tra le avventure più diverse. 
E poi c'è un Omino di niente, impalpabile, che dichiara la mancanza di qualsiasi cosa. Vive in un mondo di niente, in una totale assenza di materia, ma esiste in quel niente che è il grande spazio della fantasia e dell'invenzione.
A Olimpia Zagnoli, giovane illustratrice italiana, affermata internazionalmente, è stato affidato il compito di dare corpo visivo al niente che Gianni Rodari ha inventato per la raccolta Favole al telefono, datata 1962.


illustrazione di Simona Mulazzani

Olimpia usa colori accessi che portano l'occhio a cercare tra le righe, ad affacciarsi sui perimetri delle geometrie che riempiono la pagina per vedere cosa sta facendo l'Omino.
E l'invisibilità visibile, il niente concreto della narrazione visiva, è un invito a muoversi nello spazio dell'immaginazione, a perdersi e ritrovarsi, ad allenare lo sguardo e, contemporaneamente, il pensiero.
Partirà dall'Omino invisibile la formazione di domani all'Istituto Comprensivo Statale "Magistrato Giovanni Falcone" a Copertino, un incontro con gli insegnanti, una delle prime azioni, tra le tante, messe in campo dalla cooperativa Giannino Stoppani-Accademia Drosselmeier in occasione del centenario rodariano.
Un omino invisibile che potrà essere ammirato dal vivo fino al 10 novembre al Portland Art Museum, poi all'istituto di Cultura Italiana a San Francisco, in attesa di essere accolto in Italia in occasione di Bologna Children's Book Fair 2020.
Il lavoro di Olimpia Zagnoli è infatti raccolto, assieme a quello di altri venti illustratori che hanno prestato, nel tempo, il loro segno per l'opera di Gianni Rodari, in una mostra promossa dall'Istituto Italiano di Cultura di San Francisco e BolognaFiere con il supporto del Consolato Generale dell'Italia a San Francisco, Comune di Portland, Comune di Bologna Rete Civica Iperbole, Regione Emilia-Romagna e Portland Bologna Sister City Association e la curatela di Accademia Drosselmeier/Giannino Stoppani Cooperativa.

Silvana Sola

lunedì 7 ottobre 2019

Appuntamenti con Gianni Rodari per un centenario che verrà


Chi era Gianni Rodari?
C'è tanto da raccontare della sua vita, straordinaria e ordinaria allo stesso tempo, c'è tanto da raccontare del suo lavoro letterario, della sua scrittura capace di passare dalla rima baciata all'etimologia diventata pretesto narrativo, dal testo giornalistico al pensiero pedagogico-civico-sociale-filosofico messo in pagina.
Nel tanto si può operare l'esercizio della scelta, e nominare un primo titolo per partire.
E il primo è per me il meno conosciuto, quello scoperto anni dopo la morte di Gianni Rodari. 
Un libro arrivato in regalo da un amico docente di lettere, socialista nenniano, bravissimo insegnante.
Il titolo è Piccoli vagabondi, pubblicato dagli Editori Riuniti nella collana “Biblioteca giovani” nel 1980, prima ristampa nel 1983, commento di Lucio Lombardo Radice.
Il commento allarga gli orizzonti citando grandi scrittori veristi, il film "La terra trema" di Visconti, la versione televisiva firmata da Franco Rosi di "Cristo si è fermato a Eboli", parla di questione meridionale, di povertà e mendicità, di analfabetismo, di bambini affittati o venduti, invita a guardare specifiche opere di Guttuso e Treccani.
Un racconto lungo (con aggiunta di un racconto breve) che ci porta alla scoperta di un Rodari quasi sconosciuto, che non attinge al fantastico, un Rodari neo-realista che scrive di tre adolescenti o meglio di quattro. Il quarto ha un racconto tutto per sé che lo separa, non solo geograficamente, dagli altri: protagonisti un giovane pastore sardo e il banditismo.
Nel racconto che da il titolo al libro si narra di un viaggio nell'Italia del primo dopoguerra, un viaggio che prende avvio tra le montagne di Cassino e porta fino a Milano.
Un viaggio della speranza: libro attuale nei contenuti, nel dolore e nella descrizione della precarietà della condizione del migrante “minore non accompagnato”. 
L'Italia del nostro passato prossimo viene drammaticamente fotografata attraverso parole che esprimono, con forte empatia, la sofferenza dei più deboli, un'infanzia e un'adolescenza negate.
I testi apparvero la prima volta su “Il Pioniere” nel 1952 e si collocano lontano dalla sperimentazione linguistica che guarda il surrealismo, lontano dai binomi fantastici, ma lontano anche dal riso civile che ha accompagnato tanta prosa e poesia del grande scrittore di Omegna.
Nel libro c'è il Rodari giornalista che aveva raccontato le miniere occupate, c'è la consuetudine della narrazione della cronaca, c'è la volontà di far emergere le storie di chi è dimenticato dalla Storia.
Oggi Piccoli vagabondi è in catalogo per i tipi di Einaudi Ragazzi, senza il racconto dedicato alla difficile situazione del banditismo sardo.

Silvana Sola



venerdì 6 settembre 2019

Inizia un nuovo anno



Riprendono la prossima settimana i colloqui per i corsi 2019/2020 di Accademia Drosselmeier.

Per iscriversi occorre mandare via email alla segreteria un curriculum e una lettera di motivazione.

Qui  tutte le info.

Staff Zazienews

mercoledì 4 settembre 2019

Ottobre alla Libreria per ragazzi Giannino Stoppani


Riprende ad ottobre il programma di incontri, letture e laboratori della Libreria per ragazzi Giannino Stoppani,
oggi annunciamo due eventi in anteprima.
Tenete d'occhio il sito della libreria per aggiornamenti e informazioni!

Domenica 13 ottobre alle 16, presentazione di Martin Luther King e il suo grande sogno, Lapis edizioni.


Atlanta, 1940
Martin, figlio di un pastore della chiesa battista, cresce nel sogno di un mondo di fratellanza e inclusione dove ogni ragazzo e ogni uomo sia giudicato per le qualità e il cuore, e non per il colore della pelle. Ogni giorno, invece, aumenta la consapevolezza che la sua gente è vittima di una profonda ingiustizia, costretta a continue umiliazioni e limitazioni alle libertà civili. E allora comincia a combattere. Combatte per la sua personale emancipazione, per aiutare un suo coetaneo ingiustamente accusato di furto, per avere una vita più degna, non solo per sé, ma anche per gli altri, perché non si può essere liberi da soli. 

Sarà presente l'autrice Janna Carioli e la lettura sarà accompagnata da spiritual cantati da Frida Forlani.
Il libro è inserito nella bibliografia dell'incontro Storie esemplari: racconti di vita e di impegno civico nei libri per ragazzi a cura di Silvana Sola, nell'ambito dell'iniziativa "Scintille che hanno illuminato il mondo: narrazioni, strumenti e metodi tra biblioteca e scuola".
Giornata di formazione LeggiAMO, Aviano 6 settembre 2019.

Domenica 20 ottobre alle 16, sarà ospite della libreria Vanna Vinci, per la presentazione del suo ultimo lavoro edito da Mondadori, La bambina Giurassica.





Staff Zazienews