venerdì 29 giugno 2012

Poesie in amicizia


Le rime chiaroscure sono bellissime e il lettore se le gode verso per verso, quartina per quartina, in un gioco di dualità, di dolce contrasto (un contrasto dolce?). Tutto sembra derivare dai nomi, Chiara e Bruno, tradotti in il chiaro e lo scuro. Il gioco comincia per un lavoro e i due poeti si incontrano chiamati alla rima per un calendario. I mesi sono i protagonisti, come in moltissime poesie: i mesi scandiscono la nostra esistenza, e ciascuno di noi ha i suoi preferiti, e di ognuno puó vedere il chiaro e lo scuro. Era troppo banale giocare in coppia applicandosi per una divisione, a me Gennaio a te Febbraio a rime alternate, meglio giocare a nascondino e lasciare al lettore la gioia di ritrovare le singole voci. E la gioia é davvero grande!  Dopo le stagioni  vengono i contrasti dolci: cane-gatto, giorno-notte, caldo-freddo, dentro-fuori, sole-luna, dolce-salato, città-paese, mare-montagna, penna-computer, fare-non fare, prosa-poesia, poi chiude la serie la coppia chiaro-scuro, di Pia Valentinis, due tavole che mute parlano agli occhi e si congedano dal lettore dopo aver accompagnato, pagina dopo pagina, il gioco dei poeti. Ed infine le rime sparse, che in realtà stanno all'inizio, ma si possono leggere anche alla fine, o a metà, o quando uno vuole. Con dispiacere chiudo il libro perché, come un bambino, mi risuona dentro, ancora e ancora. Se avessi avuto questo libro quando ero maestra, quante nuove invenzioni tra i banchi, quante coppie, quante amicizie poetiche, quante rime, quanti contrasti!

In casa Rizzoli la poesia cresce di mese in mese, abbiamo appena letto con gran piacere anche Filastrocche del buio e del sonno di Paola Parazzoli illustrate a due colori e con grande efficacia da Giulia Orecchia, componimenti già pubblicati, qui raccolti e messi in pagina con grazia e amore.
Paola si é guadagnata anche la dedica al libro di Chiara Carminati, Bruno Tognolini e Pia Valentinis, ecco me ne accorgo solo ora, perché ho ripreso in mano Rime chiaroscure per leggere anche i risguardi, un bellissimo gioco di due toni, quei due toni in bianco e nero che mi piacquero da ragazzina con la moda di Courrèges e da più grande con la musica ska dei Madness e degli Stiff Little Fingers.
Grazia Gotti



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